Funzionalità, eleganza, benessere, queste le parole chiave intorno alle quali si sviluppano i migliori progetti di realizzazione di ambienti di lavoro, capaci di unire praticità e gratificazione degli utilizzatori.
Un ufficio è essenzialmente uno spazio, all’interno del quale le esigenze lavorative devono integrarsi armonicamente con la gestione del tempo e con la qualità della vita di coloro che vi operano. I risultati lavorativi e professionali sono, infatti, direttamente proporzionali alla serenità dell’ambiente, nella sua componente umana ma non solo.

Un ufficio progettato nel rispetto dei bisogni dei collaboratori, essenziale, elegante, è destinato a stimolare un positivo approccio al lavoro, garantendo, in questo modo, maggiore armonia e maggiore efficienza.

La favola di Alice nel paese delle Meraviglie insegna, simbolicamente ma con molta chiarezza, fino a che punto sia fonte di disagio muoversi in ambienti nei quali ci si sente troppo grandi, o troppo piccoli, comunque ambienti non progettati a misura dell’impegno richiesto, del tempo che vi si trascorre, dell’ attività e delle competenze di chi vi opera. Al di là dell’obiettivo dell’aumento delle prestazioni occorre dunque una progettazione mirata alle esigenze di spazio, sicurezza, praticità e anche all’estetica.

Ogni ambiente lavorativo, ogni ufficio, è specchio dell’azienda, biglietto da visita di innegabile impatto e valore.

Uffici open space

Perché scegliere di avere spazi di lavoro open space? Per quale motivo lavorare a vista degli altri può essere un incentivo al migliore impegno? Domande importanti da porsi, soprattutto in quest’epoca provata da un lungo periodo di assenza delle persone dalla dimensione del lavoro condiviso in ufficio e, quindi, dalla convivenza lavorativa.

Il consolidamento dell’esperienza dell’ufficio open space risale ormai agli anni ’90, sebbene vi fossero già stati esempi in grado di precorrere i tempi nell’immediato dopoguerra in America.

Dal momento delle prime sperimentazioni il nuovo modello di struttura dell’ufficio, ha dimostrato di permettere una migliore collaborazione, nella condivisione non soltanto dello spazio ma, soprattutto, delle idee. Un ufficio open space garantisce, infatti, la possibilità del dialogo costante fra colleghi, quindi assicura una maggiore armonia nel team di lavoro.

I vantaggi di un luogo di lavoro open space sono molti:

Comunicazione orizzontale
Un ambiente aperto nel quale chi lavora ha, nel proprio campo visivo, i propri colleghi permette di sviluppare una maggiore collaborazione, andando ad alleggerire la divisione gerarchica. Pur rimanendo nel rispettoso spazio dei propri ruoli differenti, coloro che lavorano in un open space hanno infatti un percezione più armoniosa e meno impositiva della piramide gerarchica.

Flessibilità
Un ambiente open space è facilmente e velocemente rimodulabile a seconda delle esigenze e dei cambiamenti. Diventa estremamente semplice creare nuove organizzazioni d’arredo, più funzionali per le modificazioni dei ruoli, dei team, delle competenze..

Collaborazione
Un team efficace è un gruppo di persone armonizzate fra loro, che lavorando insieme, hanno automaticamente a disposizione uno strumento chiave in più: quella collaborazione costante che costituisce un elemento di crescita fondamentale per un’azienda.
Competenze ed esperienze trovano, in uno spazio aperto, la possibilità di confrontarsi in maniera costruttiva, per portare ad un accrescimento costante individuale e collettivo, quindi ad un segno positivo per il brand. In questo senso diventa più semplice trarre stimoli reciproci, anche dal punto di vista della soluzione dei problemi e dell’innovazione. Infatti il lavoro di squadra funziona perfettamente quando è alimentato dalla costanza della relazione e dello scambio all’interno del team.

Socializzazione
La buona socializzazione, in un ambiente di lavoro, significa integrazione e rispetto reciproco; rispetto delle competenze, dei ruoli, ma anche delle criticità, in un’ottica di soluzione comune consapevole.

Il Design
Partiamo sempre dal presupposto che un ambiente di lavoro debba, nel suo design e nella sua organizzazione, far fronte a tre esigenze fondamentali:

  • Funzionalità
  • Efficienza
  • Comfort


Le esigenze dell’azienda e la tipologia di attività svolta nell’ambiente, risultano determinanti per la scelta del design più adeguato.
Necessariamente architettura, ingegneria e tecnologia devono sovrapporsi; solo così si può aspirare a raggiungere soluzioni perfettamente adeguate.
L’analisi dello spazio è quindi sempre il punto di partenza di ogni progetto di realizzazione di un ufficio open space.
Arredi, pareti divisorie, illuminazione, aspetti tecnici ed esigenze tecnologiche, devono trovare la giusta collocazione nella progettazione del design.

Un ufficio open space garantisce:


Spazio
Lo spazio si amplifica poiché l’assenza di pareti divisorie in muratura, dona all’ambiente una prospettiva più ampia e di maggiore respiro.

Luce
Uno spazio aperto risulta indubbiamente più luminoso e quindi capace di restituire una positiva sensazione di libertà. L’illuminazione naturale diventa ancora più importante ma a trarre maggior beneficio è soprattutto l’illuminazione artificiale che, in uno spazio aperto privo di pareti claustrali, può essere meglio distribuita e meglio indirizzata.     L’illuminazione è importantissima da un punto di vista sia pratico sia estetico.
Ogni postazione singola o condivisa deve garantire una illuminazione consona che permetta di vedere bene senza affaticare la vista.
La progettazione oggi tiene conto sempre di più dell’incontro fra finalità operative, legate alla cultura specifica di una azienda, e attenzione per le esigenze del singolo. condizione essenziale del buon risultato lavorativo.

Pulizia
Nell’ambito delle scelte legate al benessere dei dipendenti, oggi più che mai deve avere rilievo la certezza di lavorare in un ambiente igienico e sanificato completamente. Un ufficio open space è più facilmente e velocemente igienizzatile, garantendo una migliore qualità anche in termini di salute e serenità.

Tante le soluzioni di design:

  • Spazio di incontro, dove il lavoro viene svolto su ampi tavoli condivisi
  • Isole o baia, dove sono alternate postazioni singole a postazioni condivise che permettano rapidi scambi
  • Alveare con una serie di postazioni separate soltanto da piccoli e leggeri pannelli divisori da scrivania
  • Rifugio dove vengono create piccole aree di postazioni singole separate da pannelli divisori mobili o in vetro
  • Circolo per i luoghi nei quali il lavoro del team prevede la valorizzazione della condivisione conviviale.

Arredi open space

Nella creazione di un ottimale luogo di lavoro è fondamentale la scelta degli arredi:

  • Poltrone e sedie, comode, ergonomiche, con un occhio attento sempre al benessere di chi lavora
  • Scrivanie, per postazioni singole o condivise. Importante che lo spazio, permetta la libertà dei movimenti
  • Tavoli da lavoro che prevedono condivisione dei ruoli e confronto costante
  • Pareti divisorie. Leggerezza, mobilità ed estetica questi gli elementi fondamentali. Pareti che non chiudono, che non devono apparire come confini, ma piuttosto come orizzonti di uno spazio condiviso.
  • Separatori in vetro o comunque in materiali e colori che amplificano la dimensione dello spazio, senza mai limitare, chiudere ed opprimere.
  • Mobili per l’archiviazione, dove praticità ed eleganza trovano il giusto compromesso.

Fonoassorbenza

Nelle scelte legate al design di un ufficio open space, è necessario tenere presente le esigenze che nascono dal bisogno di concentrazione. Ci sono poi specifiche attività per le quali è utile una forma di isolamento, soprattutto acustico, rispetto all’ambiente circostante.
A questo fine risultano di grande utilità le pareti mobili, i pannelli separatori e, dove necessario, i pannelli fonoassorbenti.

In questo caso si tratta di pareti d’arredo estremamente leggere e versatili, che non hanno  lo scopo di chiudere – ciò inficerebbe il buon andamento del lavoro – ma piuttosto di assicurare un isolamento acustico anche solo temporaneo.
Si tratta di pareti molto spesso trasparenti che assicurano un inalterato senso della condivisione e della prospettiva di spazio, ma anche simbolicamente delle menti, armonizzandosi nell’ambiente e assecondando le esigenze di maggiore discrezione.

Il piacere di lavorare all’interno di spazi comuni è direttamente proporzionale al comfort che viene offerto mediante la progettazione delle aree. Al comfort contribuiscono gli elementi designati all’assorbimento delle fonti di rumore, in primis il parlato.
I pannelli fonoassorbenti riescono a correggere i fastidiosi riverberi che le superfici di cemento o in vetro possono generare.

I nuovi materiali utilizzati a questo scopo, come ad esempio l’Archisonic® di Impact Acoustic, sia per il soffitto sia per le pareti, hanno una struttura, simile al feltro e quindi meno dura di materiali come legno o vetro, consentendo di assorbire maggiori onde sonore. Altri esempi significativo sono la tecnologia brevettata Snowsound di Caimi, a densità variabile, che consente di assorbire in maniera selettiva differenti frequenze ottenendo ottime prestazioni con pannelli, anche molto leggeri, o gli elementi di Slalom di alti design e performance ma realizzati sempre con un occhio attento a materie prime naturali e materiali riciclati e riciclabili.